Cantata scenica in 15 stazioni per Coro, Orchestra sinfonica e Voce recitante
Exeredati Mundi nasce e si sviluppa come opera sinfonica unica e particolare anche nella sua forma originale: la cantata scenica. Vengono subito alla mente “Atlàntida” di Manuel de Falla, “La circe” di Alessandro Stradella, “Didonis Interitus “tratto dal IV libro dell’Eneide di Virgilio con musiche di Mozart, Pergolesi , H. Purcel…e se vogliamo restare in tema anche l’Alexander Nevsky di Prokofiev.
La cantata scenica di E.Avitabile rispetta le grandi opere del passato ma si muove liberamente in quanto a forma e contenuti. Exeredati mundi è un inno ai diseredati del mondo che sempre e da sempre vivono ai margini della storia. Un mondo a sua volta diseredato; la lotta tra il bene e il male, la vita e la morte. Un requiem alla nostra anima che in ogni epoca vive la sua via dolorosa. L’opera si sviluppa in 15 eventi definiti “stazioni” esattamente come succede nelle 14 della Via Crucis che trovano un angolo di speranza nell’ultima stazione aggiunta “La via Lucis”.
I diseredati del mondo di Avitabile cadono e si rialzano fino alla Luce finale esattamente come fa il Cristo nella sua via. La voce recitante prepara i singoli episodi alla ricerca di momenti di riflessione emotivamente guidati da una musica intensa e coinvolgente sempre in sintonia con i temi di partenza.
La musica lì dove non arrivano le parole e viceversa. Le musiche sono tutte di Avitabile, adattate all’opera minuziosamente. I testi sono tratti da altre opere dell’autore che già da tempo si è ispirato ai temi del disagio e della sofferenza del mondo. Il coro scandisce la solennità dei momenti mentre l’orchestra riesce anche senza le voci a creare un effetto sonoro di grande descrizione dei fatti.
“La via Lucis “ o il tema dell’andata-ritorno è la conferma di una speranza che le anime vaganti non abbandoneranno mai in questo loro passaggio da uomo sulla terra.
Enzo Avitabile: testi, musiche, arrangiamenti, e voce recitante
Orchestra Sinfonica Nova Amadeus
Coro Nova Amadeus
Direttore: M° Gabriele Di Iorio